giovedì 13 settembre 2012

Caldirola - Piuzzo



Partenza: Caldirola (Al), Colonia Provinciale

Arrivo: Piuzzo (Al)

Lunghezza del percorso (a/r): 18 km ca. Clicca qui per il percorso Caldirola - Piuzzo

Tempo di percorrenza (a/r): 6.30 h ca

Segnavia: Il percorso non è segnalato. Lungo il sentiero si incontrano però a tratti dei segnavia CAI 220 laddove il nostro percorso si sovrappone a quello delle "12 fontane". Il sentiero e la sterrata sono comunque nettamente visibili, fatti salvi alcuni punti riguardo ai quali si rimanda alla scheda che segue.

Scheda: Ho effettuato questa escursione una sola volta, nel 2011, nonostante mi avesse sempre attirato quella costa boscosa - alternata a prati che sembrano quasi campi da golf - che vedevo sotto di me ogni volta che raggiungevo a piedi il Monte Ebro.
La partenza del nostro itinerario è dal parcheggio sul fianco della Colonia Provinciale di Caldirola, ad un'altitudine di circa 1.100 mt.. Caldirola è raggiungibile risalendo la SP100 della Val Curone, seguendo da Tortona le indicazioni per la Val Curone.
Si supera un cancello e si segue il sentiero che in breve si immette sulle piste da sci che dal Monte Gropà scendono a Caldirola. Occorre fare attenzione a questo tratto di strada poiché i sentieri sono attraversati da piste utilizzate dagli appassionati del downhill, segnalate, ma spesso facilmente confondibili con il sentiero. E' forse preferibile tenere sempre occhi ed orecchie ben aperti ad ogni intersezione con le piste per bikers.
Mantenendosi sempre sulla sinistra (preferibile percorrere, nell'ordine, le piste da sci numero 3 e, successivamente, 4, che avvicinano maggiormente al Monte Panà - anche se di fatto tutte le altre piste portano sulla cresta) si sale fino a raggiungere un colletto panoramico nei pressi di Passo Bruciamonica (mt. 1394), dove si apre il panorama sulla Val Borbera.
Dal Passo Bruciamonica si segue il sentiero che si dirige a sinistra (verso destra si va verso i Monti Gropà e Giarolo), che si immette in un piccolo boschetto, usciti dal quale, si vede di fronte a noi l'inconfondibile sagoma del M.te Panà (mt.1559).
Si prosegue sempre diritto attraverso un sentiero che diventa via via sempre più stretto, fino a ritrovarsi ai piedi del M.te Panà. A questo punto è possibile tagliare verso destra per un sentiero che aggira il Monte Panà sul lato della Val Borbera, anche se personalmente consiglio di scalare il Panà, che si caratterizza per una salita particolarmente intensa, anche se tutto sommato breve.
Salendo al Panà, si può ammirare un fantastico panorama di Caldirola e di tutta la Val Curone fino a Fabbrica Curone. Giunti in cima, si gode di un'ottima vista sui Monti Gropà (con l'arrivo della Seggiovia di Caldirola e il rifugio in legno - purtroppo non utilizzato), Giarolo (alle nostre spalle) e, nelle giornate più fredde, alle spalle del Giarolo si scorge tranquillamente la catena del Monte Rosa.
Distogliendo il nostro sguardo dal Giarolo, sulla sinistra, compare la frazione di Volpara (mt. 945) e più in generale si può ammirare la Val Borbera e non solo (come testimonia la foto di Arquata Scrivia che trovate sotto), mentre, appena ci rimettiamo in cammino, sullo sfondo compaiono le sagome dei Monti Lesima, Chiappo ed Ebro.
Si prosegue con alcuni saliscendi verso il Monte Cosfrone, e appena superato un cancello per il bestiame si abbandona il sentiero di cresta per svoltare a destra tra i prati, fino a raggiungere un piccolo sentierino che taglia sul lato il Monte Cosfrone e conduce al Monte Roncasso (mt. 1530).
Giunti al Roncasso, si risale brevemente e si continua sulla sinistra fino ad imboccare un evidente sentiero che inizia a scendere verso la Costa Rivazza. Di fronte a noi è comparsa, nel frattempo, la sagoma dell'Alfeo.
Scendendo per questo sentiero ho optato per una piccola deviazione (più che altro involontaria, visto che era poco segnato il percorso) fino a raggiungere il prato su cui si trova la Cappelletta della Madonnina del Pascolo (mt. 1419), nei pressi della Fontana del Pascolo (fa parte del "giro delle 12 fontane"), dalla quale sono poi sceso tagliando per i prati (il sentiero non si vedeva!) fino a raggiungere il Prato delle Bordelle, un ampio prato circondato dai Monti Roncasso, Cosfrone ed Ebro, nelle cui immediate vicinanze si trova una bella fontana (Fontana delle Bordelle) con un'acqua freschissima e, accanto, la Malga di Costa Rivazza (sono presenti due costruzioni, una ormai sta cadendo a pezzi).
Si prosegue sul fianco della Malga di Costa Rivazza e il sentiero inizia ora a scendere più decisamente, fino ad entrare nella strada vicinale Piuzzo-M.te Ebro, che funge da linea di demarcazione tra la Costa delle Braglie (sulla nostra sinistra) e la Selva di Teo (a destra) e all'inizio della quale si possono notare i segni di un importante intervento di disboscamento.
Si continua a scendere per la carrareccia, ignorando le deviazioni (segnalate) per il "Giro delle 12 fontane", con panorami sulle frazioni di Pobbio Superiore, Inferiore e Cabella Ligure, fino a giungere in prossimità dell'Acquedotto di Piuzzo, dove si intravedono i primi tetti delle case di Piuzzo.
Il panorama ora è cambiato, si distinguono nettamente, in fronte a noi, sul versante del Monte Porreio, la frazione di Daglio e, alle sue spalle, il Monte Carmetto con i due nuclei di abitazioni che compongono Vegni.
La carrabile svolta verso destra e scende ancora decisamente fino a entrare in Piuzzo (mt. 940) dove diventa asfaltata e prosegue lasciandosi il paese sulla sinistra.
Giunti a un bivio, tra le case, si tiene la sinistra fino ad arrivare ad una bacheca in legno contente indicazioni sul "Giro delle 12 fontane" di cui spesso ho parlato in questa scheda. Poco distante si trovano un parco giochi per bambini e la chiesa del paese.
Al ritorno si segue esattamente lo stesso sentiero, con l'unica eccezione che si può raggiungere l'imbocco del sentiero, sopra al paese di Piuzzo, passando per le strette viuzze che partono nelle vicinanze della chiesa.

Giudizio: ho trovato questa escursione particolarmente piacevole, soprattutto per la bellezza dei paesaggi che si possono ammirare nei dintorni del Prato delle Bordelle e della Malga di Costa Rivazza, oltre alla felice collocazione del paese di Piuzzo, sito in ottima posizione.
Discretamente faticoso il primo tratto, che da Caldirola sale al Monte Panà, per il resto l'escursione si sviluppa tutta in discesa. Ovviamente ciò comporta che il ritorno, almeno fino al Prato delle Bordelle, sia abbastanza faticoso poiché tutto in salita. Nel complesso, un'escursione che consiglio.


Panorama della Val Borbera dal colletto panoramico nei pressi di Passo Bruciamonica

Zoom su Arquata Scrivia dal Panà

Borghetto Borbera e il novese visti dal Panà

Scalato il Panà, si devia a destra verso il M.te Roncasso

La Val Borbera dal sentiero per il Roncasso

Panorama del M.te Roncasso

Mucche al pascolo sul Roncasso

Il Cosfrone visto dal Roncasso

Il prato delle Bordelle e Costa Rivazza fotografati dal Roncasso

Il sentiero che dal Roncasso scende sotto al Cosfrone

Cabella Ligure dal sentiero che scende verso Costa Rivazza

Guardandosi alle spalle, verso il Cosfrone

I colori della montagna

Mucche sul sentiero verso la Madonnina del Pascolo

La cappelletta della Madonnina del Pascolo

Il prato delle Bordelle. Sullo sfondo, il Monte Roncasso

Il prato delle Bordelle

Ancora il prato delle bordelle, con il Cosfrone alle spalle

La fontana delle bordelle e la malga di Costa Rivazza

La fontana delle bordelle e la malga di Costa Rivazza

Particolare della malga di Costa Rivazza

Malga di Costa Rivazza

Malga di Costa Rivazza

Indicazioni per Piuzzo e per il Giro delle 12 fontane

Strada utilizzata per il disboscamento, scendendo per Costa Rivazza (si prosegue sulla destra)

Legna accatastata lungo la strada per Piuzzo

Scorcio di Pobbio Inferiore e Pobbio Superiore

Tra gli alberi, si intravede Cabella Ligure

Il sentiero scende in maniera più decisa. Di fronte a noi, Daglio.

Zoom su Daglio dal sentiero per Piuzzo

I due nuclei di abitazioni che compongono Vegni, fotografati dal sentiero per Piuzzo

Si intravede il campanile di Piuzzo

Piuzzo: spuntano i primi tetti

Arrivati a Piuzzo, si entra in paese per la strada, ora asfaltata

Il campanile di Piuzzo da un'altra angolazione

Le indicazioni per alcune delle fontane del "Giro delle 12 fontane"

La bacheca in legno del paese

Verso la chiesa

La chiesa di Piuzzo

La facciata della chiesa di Piuzzo


Le case situate in fianco alla chiesa

Ci lasciamo la chiesa alle spalle, si inizia a risalire

Fontana sul lato della piazza della chiesa

Ritorniamo in cima al paese per una stradina che passa in mezzo alle case

In mezzo al paese di Piuzzo

La sterrata che risale verso Costa Rivazza

Panorama sull'alta Val Borbera: a sinistra Daglio, al centro Vegni

Il paese di Cosola fa capolino dietro la Costa delle Braglie

La sterrata inizia a risalire

Il nostro sentiero

Segnavia sugli alberi

Tornati nei pressi del prato delle bordelle

Ricompare di fronte a noi la malga di Costa Rivazza

Seconda fontana (secca) nei pressi della malga

La fontana delle Bordelle e alle spalle il Monte Roncasso

Davanti alla malga

Sosta alla fontana delle Bordelle

Risalendo verso il Cosfrone, si rivedono le vette dell'appennino ligure

L'Antola

Sul sentiero del ritorno

Il panorama verso Cabella Ligure

Il verde dell'erba e l'azzurro del cielo estivo

Il Monte Roncasso

Panorama del Monte Giarolo e di Volpara dal Monte Roncasso

4 commenti:

  1. Complimenti anche per questo secondo giro, ho ricordi del punto in cui hai fotografato le prime mucche al pascolo, ma non ricordo con chi ero, forse con te?Con la mia ex?Boh...da li' in poi mi manca...
    Raccontami di come hai fatto la mappa?Come funziona Pedometer?

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    1. Con entrambi, eravamo andati tutti insieme a Pobbio, non so se ricordi! Tempo al tempo, pubblicherò anche il resoconto di quell'itinerario..l'obiettivo è inserirli proprio tutti. Ho bisogno però di pubblicizzare un po' il blog, in modo che arrivi ai forum di escursionisti! Se avete dei contatti...divulgate!
      Senza doverti loggare, con Pedometer vai a disegnarti manualmente il percorso che hai fatto (grosso modo..essere precisi è impossibile, infatti se vedi aumento sempre un po' il chilometraggio perché non seguiamo linee rette camminando..)e lui ti calcola distanze e volendo calorie!

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    2. Ah ecco ora ricordo, ci eravamo fermati vicino alla chiesa...
      Ci sono...
      Ok, io spargo la voce su ogni canale!Ho capito pedometer, e scusa usare qualche traccia GPS che rigistri tu, o gia' registrata da qualcuno?
      Ho un'amico che si scarica i tracciati, oppure li crea lui e poi li condivide, non mi ricordo quale sia il sito, me lo faccio dire e te lo riporto... Cmq la gente che cammina, davvero e' sempre meno, trovi qualche anima giusto nel week-end o alle passeggiate organizzate e parecchio "chiaccherate"...saluti da Enrico

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    3. Bravo, avevamo mangiato un panino nel prato davanti alla chiesa..e sul Roncasso c'erano le pecore!
      Per il GPS non saprei, ora come ora ho trovato Pedometer che mi sembra vada discretamente..non escludo in futuro di fare anche altro, vediamo! Ovvio, sono cose diverse!
      Meno gente che cammina? Ma lo sai che io invece sto notando il contrario? Su nell'ultimo anno ho incontrato un sacco di gente che camminava..ho voluto fare questo anche perché mi sembrava che il movimento si stesse un po' espandendo..e immagino che tanti, come me, si informino su internet quando vanno a fare un giro in un posto nuovo (i più giovani ovviamente)...chissà, vedremo. Io metto a disposizione le mie esperienze..male che vada mi serve da raccolta di tutte le mie escursioni!

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