Sabato 10 agosto, dalle ore 20.00, a Caldirola è tempo di festa. "Caldirola: il paese, le sue strade, le sue delizie gastronomiche" è il nome della manifestazione dell'estate caldirolese da sempre più apprezzata, dove si possono gustare alcune specialità locali camminando tra i vicoli illuminati del paese, in quel fresco che solo i mille metri di altitudine ti riescono a dare.
Alla cena itinerante seguirà, dalle 21.00, la mostra fotografica "L'appennino abbandonato: i borghi fantasma", che ho organizzato e curato personalmente nella scelta delle immagini e nella predisposizione dell'allestimento, con l'aiuto provvidenziale delle mie amiche Francesca e Valentina.
Seguite le indicazioni e venite a trovarmi: la mostra sarà un viaggio attraverso le realtà dei paesi abbandonati del nostro appennino, raccontati con le immagini più significative e alcuni passaggi del mio libro "L'appennino abbandonato - Percorsi escursionistici attraverso i paesi fantasma dell'appennino delle quattro province" che, per l'occasione, sarà in vendita ad un prezzo speciale.
Spero che la serata riesca ad incuriosire ancora di più i partecipanti, ponendo l'attenzione su una realtà che merita di essere vista da vicino, con i propri occhi.
Un'ultima cosa.
Cosa c'entra con Caldirola tutto questo, voi mi direte?
C'entra, vi rispondo io, perché il futuro di Caldirola, come quello di molti altri piccoli paesi dell'appennino, rischia di evolvere verso la realtà dei paesi fantasma. E noi non vogliamo che questo accada, vogliamo preservare la straordinaria semplicità di ognuno di questi borghi. Quindi il messaggio che deve passare è: NON ABBANDONIAMO LA MONTAGNA!
P.s. Ho lavorato due mesi giorno e notte per preparare la mostra e il libro, cercando di incastrarmi con il mio lavoro "principale", che non è quello di scrittore o organizzatore di mostre. Ho fatto tutto a spese mie (e ci mancherebbe) spinto solo dalla passione. Se quelli che passano le proprie giornate a criticare gli altri impegnassero il tempo dedicandosi alle proprie passioni, forse potrebbero ricevere anche loro dei complimenti.
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