Segnavia: si seguono sia all'andata che al ritorno le piste da sci di Caldirola, mentre il tratto di cresta è segnato con il rettangolino bianco-rosso num. 200 (Anello Borbera-Spinti).
Scheda: oggi propongo un'escursione poco impegnativa, quanto meno rispetto alle precedenti, con partenza - come per la gran parte delle escursioni che partono da Caldirola - dal piazzale della Colonia Provinciale al termine della SP100 della Val Curone.
Il Monte Giarolo, dietro al quale è "nascosto" Caldirola, è visibile già dalla SP100 nei pressi di Monleale, Barca, Brignano Frascata e San Sebastiano Curone ed è noto, soprattutto nelle Valli Curone e Borbera, tra le quali funge da spartiacque, per la sua festa che si celebra tutti gli anni alla prima domenica di agosto, la "Festa del Redentore".
Dalla Colonia Provinciale, si supera un cancello e si prosegue in salita per il sentiero, che transita inizialmente, nei pressi di un prato, in prossimità della stazione di rilevamento meteo Arpa di Caldirola. Superato il prato, il sentiero curva a destra e viene attraversato dalle prime piste di downhill (che - come ho già avuto modo di precisare in altre schede - sono opportunamente segnalate ma alle quali è comunque bene prestare attenzione) per poi immettersi nella salita che - nel senso opposto al nostro - conduce nel canalone di arrivo delle piste da sci di Caldirola.
In salita, svoltiamo subito a sinistra e la manteniamo sia al primo bivio che al secondo. Questo secondo bivio ci immette nella pista da sci numero 4, che si allarga sotto al Monte Panà - e infatti nel primo tratto ci porta dalla parte opposta rispetto al Monte Giarolo - per poi svoltare a destra, attraversare un grande prato transitato dai "bikers" e terminare, dopo una breve salita, nei pressi di Passo Bruciamonica (mt. 1394).
Giunti a Passo Bruciamonica, incontriamo le segnalazioni che ci invitano a proseguire in salita prima, e in piano poi, verso destra su di una strada piuttosto larga, che transita nei pressi delle rovine del Monastero di Bruciamonica (sul quale mi soffermerò più approfonditamente in altre schede) e che conduce, una volta superato l'incrocio con la pista da sci numero 3 (che scende sulla destra), sul Monte Gropà.
Sulla cima del Gropà (mt. 1446) si trova l'arrivo della Seggiovia di Caldirola e, nei suoi pressi, è stato costruito un Rifugio in legno che sarebbe molto utile, dal mio punto di vista, ma che purtroppo non è ancora entrato in funzione.
Dal Gropà, il panorama è ampio: è possibile ammirare, da est a ovest, il Monte Lesima, il Chiappo, l'Ebro, il Panà, il Cosfrone, l'Antola, il Buio e il Santuario della Madonna della Guardia di Genova - alle cui spalle, nelle giornate limpide, si vede perfettamente il mare (in particolare si distinguono nettamente l'isola Gallinara e Capo Mele (SV)), come testimonia il video che segue.
In prossimità dell'arrivo della Seggiovia teniamo la sinistra, evitando quindi di passare davanti al Rifugio, anche se la strada conduce esattamente nello stesso punto, e godiamo di un bel panorama sulla Val Borbera, con i paesini di Volpara e Albera Ligure sotto di noi, e sul Monte Giarolo, che ci compare di fronte riconoscibilissimo dalle sue antenne radiotelevisive.
Proseguiamo in leggera discesa fino a incontrare, sulla destra e dopo aver attraversato un reticolato, il sentiero proveniente dal Rifugio del Gropà. A questo punto proseguiamo dritti sulla cresta, con panorami sulla Val Borbera a sinistra e sulla Val Curone a destra fino ad arrivare ai piedi del Monte Giarolo e, dopo una breve salita, alla statua del Cristo Redentore posta sulla sua cima, a mt. 1473.
La statua, in bronzo, ha sostituito - nell'anno 2001 - la precedente statua in bornzo e rame, che vi era stata posata nel 1901 e, come sottolineato in apertura, dà il nome alla Festa che qui si svolge la prima domenica di agosto di ogni anno e che ospita sempre tantissime persone, compresi molti giovani che passano la notte sul monte in tenda.
Dai piedi della statua del Redentore, si ammira un meraviglioso panorama , con vedute su tutto l'arco alpino dal Monviso, al Cervino, al Monte Rosa, passando per la pianura padana e le alture dell'appennino ligure-piacentino.
Dopo una breve sosta sul Giarolo, ci dirigiamo nei pressi di una delle antenne e entriamo nel sentiero che ritorna verso il Monte Gropà e che attraversa nuovamente le creste che abbiamo percorso poco prima. Giunti in prossimità del Monte Gropà, prima della salita che porta verso il Rifugio, prendiamo sulla sinistra - nei pressi di un palo dell'elettricità - un sentiero che taglia il versante del Gropà verso Caldirola e che, attualmente si sovrappone ad un tracciato di downhill (massima attenzione..). Questo sentiero, tra gli alberi e su un letto di foglie, ci porta dopo una breve discesa in un ampio prato attraversato dalla Seggiovia di Caldirola.
Da qui scendiamo ripidamente prima transitando sotto ai seggiolini della Seggiovia, e poi deviando leggermente a destra, sulla pista da sci numero 2, che offre un bel panorama del paese di Caldirola e, in poco più di una quindicina di minuti, ci porta sulla pista che conduce al canalone, dalla parte opposta a quella da cui siamo saliti. Deviando a destra poco più in basso, torniamo in pochi minuti sul piazzale della Colonia Provinciale di Caldirola, a circa 1100 metri d'altitudine.
Giudizio: si tratta di un'escursione piuttosto breve, che consiglio a chi ha poco tempo a disposizione e a chi magari non ha mai camminato molto. La parte iniziale è piuttosto dura perché sale ripidamente dalla Colonia Provinciale fino a Passo Bruciamonica senza offrire molti tratti pianeggianti, ma una volta raggiunta la cima del Gropà, il tracciato è assolutamente abbordabile e offre anche un bel panorama per gli occhi, specialmente nelle giornate fredde ma serene, con cielo terso. Le immagini che potete vedere sotto, ad esempio, sono scattate in una bella giornata autunnale (ottobre) e dimostrano quanto possa essere piacevole alla vista anche la sola infinita varietà dei colori delle foglie degli alberi.
Poco dopo la partenza, si attraversa il prato con il rilevatore meteo Arpa (nella foto, sulla sx)
Le piste da sci che scendono verso il canalone
Noi procediamo in salita sulla pista principale, prima di svoltare a sinistra
Il nostro sentiero
I colori dell'autunno
L'imbocco della pista da sci numero 4
In fondo agli alberi, si intravede Caldirola
La pista ora svolta a destra, in direzione del Monte Giarolo
Sullo sfondo le antenne del Giarolo
Attraversiamo un ampio prato
Il prato è attraversato da piste di downhill (qui ancora poco visibili)
Di fronte a noi il Giarolo
I fantastici colori delle foglie
Superate le rovine di Bruciamonica, il sentiero sale al Gropà
Alle nostre spalle, il Chiappo, il Panà e il Cosfrone
Panorama dal Gropà verso il Chiappo
Un cavallo al pascolo sul Gropà
Aggirato il Gropà, compare di fronte a noi il Giarolo con le sue antenne
Alla nostra sinistra, la Val Borbera. Sotto di noi, Volpara
Verso il Giarolo
Alle nostre spalle, il Gropà con il suo ripetitore
Nei pressi della salita del Giarolo, si distingue chiaramente la statua del Redentore
Una delle antenne
Altre due antenne del Giarolo
La statua del Redentore
Alle spalle del Redentore, il Lesima
Relax sulla cima del Giarolo
Arriva un po' di nebbia
Ma continua il riposo al tiepido sole di ottobre
Panorama dal Giarolo verso Salogni e Bruggi
Torniamo verso il Gropà, lasciandoci alle spalle il Giarolo
La nebbia aumenta
Mucche al pascolo
La nebbia invade il Gropà
Voltandoci alle spalle, all'imbocco del sentierino che aggira il Gropà
L'imbocco del sentiero che aggira il Gropà sul lato di Caldirola
Appena imboccato il sentierino
Giochi di luce in cielo
Scendendo dalla pista numero 2, vediamo la Colonia Provinciale da cui siamo partiti
Bella!Alla prossima che organizziamo nel "caldirolese" ci farai da guida? ;)
RispondiEliminaVolentieri...seguite il blog perché devo pubblicare ancora molti itinerari con partenza da Caldirola!
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